giovedì 8 marzo 2012

Il miracolo di Santa Odilia: recensione

bergonzi samuele

Recensione: Il miracolo di Santa Odilia

Autore: Laura Mancinelli
Titolo: Il miracolo di Santa Odilia
Anno di edizione: 1995
Nazionalità: italiana

Genere e contesto
Il libro è un romanzo storico.
La vicenda si svolge quasi interamente in un piccolo convento di monache, costruito su una collinetta ai margini del Monferrato. Il periodo in cui è ambientata la storia è quello delle crociate; questo perché nel libro il cavaliere di cui si innamora Odilia aveva partecipato ad una crociata.
Penso che la narrazione sia quasi interamente inventata.

Riassunto
Sulle colline del Monferrato sorgeva un piccolo convento di monache di recente fondazione senza nome e campanile. Odilia, prima di diventare monaca, aveva assistito alla partenza dei crociati, tra i quali aveva visto un cavaliere di cui si era subito innamorata. A diciotto anni Odilia, diventata badessa, non si è ancora dimenticata di quel cavaliere: nonostante fossero trascorsi parecchi anni, un giorno lo riconobbe mentre distribuiva offerte ai pellegrini. Lei decise quindi di ospitarlo nel suo convento, dove l’uomo, per ricambiare l’ospitalità, aiutò le monache nei lavori più gravosi. In questo periodo nel convento non si mangiava più la classica minestra, e spesso, oltre al cavaliere, venivano invitate a pranzo anche altre persone, tanto che Buccia, la suora che cucinava, era stupita e nello stesso tempo anche un po’ seccata. In seguito sulla collina vicino all’orto venne piantato un frutteto e un vigneto, grazie all’aiuto di Gerardo e Ser Francesco. Poi, nella capanna dell’orto venne istituita anche una scuola per bambini. Un giorno di pieno dicembre la badessa e il cavaliere si accorsero che sulla collina era fiorita la pianta di gelsomino e avevano subito chiamato il vescovo affinché venisse a vedere il miracolo, ma quando giunse lì, accadde qualcosa che nessuno si aspettava: tutte le campane del Monferrato si erano messe a suonare senza che nessuna mano le muovesse: fu quello un vero miracolo!

Tempo
Il tempo della storia è misurabile in anni.
La narrazione è lineare, eccetto per qualche flashback in cui si raccontano le vicende vissute dai personaggi.


Lo spazio
Lo spazio in cui si svolge la vicenda è reale, definito e ci sono sia luoghi aperti che luoghi chiusi.
Ci sono luoghi geografici precisi come il Monferrato e il convento che si trova su una di queste colline.

Personaggi
La protagonista è Odilia, che all’età di diciotto anni diventò badessa. All’inzio la sua vita non cambiò molto, infatti continuava a frequentare le sue compagne di studio e di gioco,che , come lei, venivano educate in convento. Ma capì quanto la sua vita fosse cambiata quando ci fu il raduno dei cavalieri che partivano per la crociata, dove si innamorò subito di un cavaliere. Quando il cavaliere alloggia nel convento, il suo animo si risveglia e la sua vita diventa migliore, fino ad arrivare al miracolo.
La presentazione dei personaggi è indiretta.
Prevale la descrizione psicologica e sociale.
Sono individuabili precisi ruoli narrativi. La maggior parte dei personaggi è piatta.

Narratore
Il narratore è onnisciente ed esterno. La vicenda è narrata solo dal punto di vista del narratore.

Messaggi
Secondo me il messaggio che ci vuole dare l’autrice è che l’amore è la cosa più bella che esista e può far compiere un miracolo.
Il messaggio esprime un giudizio concluso su quanto è accaduto.

Tu e l’opera
Il libro non mi è piaciuto molto perché non mi ha coinvolto particolarmente a causa della trama poco movimentata e molto semplice. L’unica persona che offre un po’ di movimento è l’anziana suor Buccia con i suoi commenti in cucina.
Penso che l’opera corrisponda allo scopo per cui è stata scritta, cioè narrare semplicemente.

Stile linguistico
Nel libro prevalgono le scene dialogate.
Il registro linguistico è quello dei personaggi.
Le parole dei personaggi vengono riportate con il discorso diretto.

1 commento: