giovedì 1 marzo 2012

Dal vecchio blog..

Andrea
L’amicizia è,secondo me, uno dei valori più importanti e consiste nel rispetto reciproco,sincerità e comprensione.
Nella vita è importante confidarsi e condividere esperienze,ma pur sempre mantenendo una propria opinione(senza lasciarti influenzare da ciò che dicono gli altri),per questo ci sono gli amici.
Per fortuna avendo un carattere estroverso riesco ad avere buoni rapporti con tutti che a volte diventa vera amicizia. Per la maggior parte si tratta di ragazzi che frequento,qualcuno dall’infanzia e altri dalla prima media: con loro ho condiviso,e continuo ancora oggi a farlo, esperienze belle e altre meno belle rimanendo sempre uniti e aiutandoci reciprocamente, ci divertiamo molto assieme…mi sembra di essere sempre in perfetta sintonia con loro,parliamo di tutto:musica, abbigliamento,giochi e interessi vari; nel nostro gruppo ognuno ha un hobby/sport diverso,chi fa bascket,ping-pong, io faccio danza e agli spettacoli per me più importanti loro non mancano mai e questo mi rende molto felice.
comcluderei con una frase che mi era venuta in mente nel primo quadrimestre grazie a matteo (un mio amico e compagno di classe): “L’amicizia…la vera amicizia è quando un tuo amico ti ruba la brioches dallo zaino e tu tutti i giorni la rimetti sempre nello stesso posto” :)


Dora
Ok,letto finalmente il prodotto…forza con la scrittura

4 commenti:

  1. samuele bergonzi
    Cos’è per me la felicità?
    Personalmente credo che la felicità ottenuta tramite qualcosa (soldi ad esempio) non sia vera perché legata ad altre cose. Penso che qualcuno si possa definire felice quando acquisisce una serenità personale, interiore, che gli faccia affrontare la vita con un sorriso, senza aver bisogno altro. Si è felici quando non si soffre e non si pensa a niente. La vera felicità per me è data dalla serenità che una persona che ti sta a cuore, ti trasmette standoti accanto e facendoti capire che ti vuole bene. Però la felicità si può trovare anche ottenendo buoni risultati a scuola oppure aggiudicandosi vittorie nello sport. Ognuno vede come più gli piace il raggiungimento della felicità, che è probabilmente l’obiettivo principale di ogni persona. Secondo me la felicità non dipende dall’età o dal sesso, né se una persona sia bella, ricca, in salute o colta; al contrario, le caratteristiche che rendono più felici sono la fiducia in sé stessi e nelle persone care e il proprio futuro. La felicità va cercata e va raggiunta, non viene spontaneamente. Le persone depresse la definiscono un’illusione, ma non è così! Io, al contrario, penso che la felicità esista ed è una conquista; siamo noi che decidiamo se andarla a cercare oppure stare dove siamo; ma se questa viene a mancare dobbiamo attribuire la colpa a noi stessi e non alla sfortuna. La felicità è l’elemento essenziale senza il quale non si può vivere: se una persona è triste vuol dire che le è accaduto qualcosa di spiacevole, ma non può stare per sempre con l’animo triste perché altrimenti non può andare avanti; ma non ci si deve demoralizzare alle prime difficoltà perché il percorso è lungo e pieno di ostacoli sempre più difficili da oltrepassare: bisogna ogni volta riprendersi e procedere a testa alta, sempre imparando qualcosa di nuovo: ciò che chiamiamo “lezioni di vita”. Ognuno di questi insegnamenti ci porta a migliore noi stessi e di conseguenza, essendo persone migliori, riusciamo a raggiungere obiettivi e così a essere felici. Un altro modo è rendere felici i tuoi amici o persone care. Un esempio banale è quando consegniamo un regalo a un amico o a un’amica e loro contenti, ti ringraziano in mille modi. Inoltre gli stati d’animo positivi possono influire sul comportamento; infatti persone con pensieri e stati d’animo positivi sono coloro che hanno un approccio migliore con il mondo che le circonda. Concludo dicendo che la vera felicità nessuna la vive a lungo, dura poco e poi passa, però ci sono tanti momenti felici nella vita che bisogna accoglierli sempre con un sorriso.

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  2. UN PO' DI ARTICOLI

    Articolo tratto dal corriere della sera
    Data: 28 febbraio 2012
    Autore: Alessandra Mangiarotti
    Titolo: Così può finire in cenere. Il cuore che dà vita alla nave.
    Sezione da cui è tratto: primo piano
    Tipo di articolo: cronaca
    Tipo di attacco: esordio in medias res
    Tipo di chiusa: citazione da interviste
    Dati e situazioni presentati: Quando? Alle 10:39 del 27 febbraio 2012. Che cosa? La Costa Allegra. Dove? Nell’Oceano Indiano. Come? Un rogo nella sala macchine.
    Opinioni presentate dall’autore: -
    Opinioni del lettore: Credo che questi inconvenienti possano capitare, anche se dovrebbero essere evitati per la sicurezza di tutti i passeggeri a bordo.

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    Articolo tratto dal sito la Repubblica SCUOLA
    Data: 23\02\2012
    Autore: Elena Dusi
    Titolo: L’amicizia irresistibile racconta una storia
    Sezione da cui è tratto: relazioni personali
    Tipo di articolo: cronaca
    Tipo di attacco: esordio in medias res
    Tipo di chiusa: finale che non conclude
    Dati e situazioni presentati: chi? Due antropologi. Che cosa? Sono partiti alla scoperta di alcuni particolari meccanismi del cervello.
    Opinioni presentate dall’autore: -
    Opinioni del lettore: penso che i social network servano per comodità e anche per conoscere gente nuova ma non devono diventare una propria fobia.

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    Articolo tratto dal sito RepubblicaSCUOLA
    Data: 25\02\2012
    Autore: Elena Dusi
    Titolo: Uomini e donne. Quali differenze?
    Sezione dai cui è tratto: caratteristiche personali
    Tipo di articolo: cronaca
    Tipo di attacco: esordio in medias res
    Tipo di chiusa: citazione da interviste
    Dati e situazioni presentati: chi? Uomini e donne. Quando? Recentemente. Che cosa? Una tesi.
    Opinioni presentate o tesi dall’autore: -
    Opinioni del lettore: secondo me non ci sono differenze a priori. Ogni uomo e ogni donna ha delle sue caratteristiche personali che lo\la distinguono dagli altri.

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    Articolo tratto dal sito RepubblicaSCUOLA
    Data: 23\02\2012
    Autore: Riccardo Luna
    Titolo: Giovani e Sturtup, l’Italia sul web.
    Sezione da cui è tratto: giovani imprese
    Tipo di articolo: cronaca
    Tipo di attacco: esordio in medias res
    Tipo di chiusa: conclusione fortemente personale
    Dati e situazioni presentati: dove? In Cile. Quando? Qualche giorno fa. Che cosa? Ha vinto la gara mondiale per i migliori progetti di innovazione.
    Opinioni presentate e tesi dell’autore: -
    Opinioni del lettore: penso che lo startup sia molto utile per le aziende che sono in difficoltà, appunto per riportarle in equilibrio e continuare.

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    Articolo tratto dal quotidiano: Il giorno
    Data: martedì 6 marzo 2012
    Autore: Stefano Grassi
    Titolo: crolla il palco, muore giovane tecnico. La Pausini:”Distrutti dal dolore”.
    Tipo di articolo: cronaca nera
    Tipo di attacco: esordio in medias res
    Tipo di chiusa: finale che non conclude
    Dati e situazioni presentati: dove? A Trieste e a Reggio Calabria. Quando? Il 12 dicembre 2011 e lunedì 5 marzo 2012. Che cosa? La torre luci per il concerto di Laura Pausini si accartoccia e crolla.
    Opinioni presentate e tesi dell’autore: -
    Opinioni dal lettore: a mio avviso la colpa può cadere sul produttore del palco, siccome i tecnici dovevano curare meglio l’idoneità e la sicurezza del palco.

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  3. leggo con piacere il risultato del tuo lavoro,continua così...

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  4. bergonzi samuele

    Recensione: Il miracolo di Santa Odilia

    Autore: Laura Mancinelli
    Titolo: Il miracolo di Santa Odilia
    Anno di edizione: 1995
    Nazionalità: italiana

    Genere e contesto
    Il libro è un romanzo storico.
    La vicenda si svolge quasi interamente in un piccolo convento di monache, costruito su una collinetta ai margini del Monferrato. Il periodo in cui è ambientata la storia è quello delle crociate; questo perché nel libro il cavaliere di cui si innamora Odilia aveva partecipato ad una crociata.
    Penso che la narrazione sia quasi interamente inventata.

    Riassunto
    Sulle colline del Monferrato sorgeva un piccolo convento di monache di recente fondazione senza nome e campanile. Odilia, prima di diventare monaca, aveva assistito alla partenza dei crociati, tra i quali aveva visto un cavaliere di cui si era subito innamorata. A diciotto anni Odilia, diventata badessa, non si è ancora dimenticata di quel cavaliere: nonostante fossero trascorsi parecchi anni, un giorno lo riconobbe mentre distribuiva offerte ai pellegrini. Lei decise quindi di ospitarlo nel suo convento, dove l’uomo, per ricambiare l’ospitalità, aiutò le monache nei lavori più gravosi. In questo periodo nel convento non si mangiava più la classica minestra, e spesso, oltre al cavaliere, venivano invitate a pranzo anche altre persone, tanto che Buccia, la suora che cucinava, era stupita e nello stesso tempo anche un po’ seccata. In seguito sulla collina vicino all’orto venne piantato un frutteto e un vigneto, grazie all’aiuto di Gerardo e Ser Francesco. Poi, nella capanna dell’orto venne istituita anche una scuola per bambini. Un giorno di pieno dicembre la badessa e il cavaliere si accorsero che sulla collina era fiorita la pianta di gelsomino e avevano subito chiamato il vescovo affinché venisse a vedere il miracolo, ma quando giunse lì, accadde qualcosa che nessuno si aspettava: tutte le campane del Monferrato si erano messe a suonare senza che nessuna mano le muovesse: fu quello un vero miracolo!

    Tempo
    Il tempo della storia è misurabile in anni.
    La narrazione è lineare, eccetto per qualche flashback in cui si raccontano le vicende vissute dai personaggi.


    Lo spazio
    Lo spazio in cui si svolge la vicenda è reale, definito e ci sono sia luoghi aperti che luoghi chiusi.
    Ci sono luoghi geografici precisi come il Monferrato e il convento che si trova su una di queste colline.

    Personaggi
    La protagonista è Odilia, che all’età di diciotto anni diventò badessa. All’inzio la sua vita non cambiò molto, infatti continuava a frequentare le sue compagne di studio e di gioco,che , come lei, venivano educate in convento. Ma capì quanto la sua vita fosse cambiata quando ci fu il raduno dei cavalieri che partivano per la crociata, dove si innamorò subito di un cavaliere. Quando il cavaliere alloggia nel convento, il suo animo si risveglia e la sua vita diventa migliore, fino ad arrivare al miracolo.
    La presentazione dei personaggi è indiretta.
    Prevale la descrizione psicologica e sociale.
    Sono individuabili precisi ruoli narrativi. La maggior parte dei personaggi è piatta.

    Narratore
    Il narratore è onnisciente ed esterno. La vicenda è narrata solo dal punto di vista del narratore.

    Messaggi
    Secondo me il messaggio che ci vuole dare l’autrice è che l’amore è la cosa più bella che esista e può far compiere un miracolo.
    Il messaggio esprime un giudizio concluso su quanto è accaduto.

    Tu e l’opera
    Il libro non mi è piaciuto molto perché non mi ha coinvolto particolarmente a causa della trama poco movimentata e molto semplice. L’unica persona che offre un po’ di movimento è l’anziana suor Buccia con i suoi commenti in cucina.
    Penso che l’opera corrisponda allo scopo per cui è stata scritta, cioè narrare semplicemente.

    Stile linguistico
    Nel libro prevalgono le scene dialogate.
    Il registro linguistico è quello dei personaggi.
    Le parole dei personaggi vengono riportate con il discorso diretto.

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